07/05/2025


La comunicazione del licenziamento tramite PEC indirizzata al legale del lavoratore è legittima, a condizione che tale indirizzo sia stato indicato espressamente dal lavoratore stesso per ricevere comunicazioni ufficiali. Questo è il principio affermato dalla Corte di Cassazione con la recente sentenza n. 7480 del 20 marzo 2025. Nel caso specifico analizzato, il lavoratore aveva chiaramente eletto domicilio presso lo studio del proprio avvocato, indicando la PEC del professionista per le notifiche ufficiali. L’atto di licenziamento era stato pertanto inviato tramite PEC direttamente all’indirizzo elettronico certificato del difensore, integrato da una successiva comunicazione via raccomandata. Nonostante l’impugnazione del lavoratore, basata sull'argomento che la normativa vigente al momento non prevedesse tale modalità di comunicazione, la Corte Suprema ha confermato la legittimità della procedura adottata. La Cassazione ha infatti sottolineato che, eleggendo domicilio presso il proprio difensore, il lavoratore implicitamente rende disponibile la PEC del professionista per le comunicazioni inerenti al procedimento disciplinare, in virtù del legame fiduciario tra cliente e avvocato.


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